Paolo Svegli

Paolo Svegli: ingegnere gestionale, Coach Aziendale e trainer di Programmazione Neuro Linguistica di terza generazione. Primo trainer italiano certificato sul Success Factor Modeling, collabora con il Dilts Strategy group nella ricerca internazionale sui fattori di successo delle imprese. Ogni giorno lavora a fianco degli imprenditori e nelle aziende sostenendone il percorso per vivere le loro passioni creando valore. Nella sua carriera in azienda ha svolto mansioni di venditore, responsabile marketing, direttore commerciale. Speaker radiofonico e per eventi aziendali, tiene corsi aperti al pubblico sui temi della PNL, public speaking, autorealizzazione. Autore di sette libri tra cui Coaching aziendale, Osa Sognare, Pensa positivo e mettilo in pratica. Da sempre appassionato ricercatore di felicità è, ed è stato, presidente e fondatore di molte associazioni e comitati per la salute mentale, la felicità sostenibile, la libertà di salute.
Questa è la bio “ufficiale”, per controVERSO ti potrei dire che:
Ho da sempre la passione per la ricerca della felicità, GRAZIE ai momenti nei quali, da piccolo, vedevo mia madre passare da una crisi depressiva all’altra, da un ricovero all’altro. Ho la passione per la salute da quando, GRAZIE ai tumori che hanno ucciso 3 dei miei 4 nonni e coinvolto la totalità dei miei parenti ancora viventi, mi sono chiesto “Cos’è la Salute? Cos’è che ci fa stare bene?”. Ho già ringraziato nella postfazione del mio libro “Osa Sognare” mio fratello (37 anni di percorso di malato psichiatrico) perché se non fosse stato per lui non avrei mai colto la portata di quel messaggio sulle potenzialità della programmazione neuro linguistica nel trovare dentro di noi gli strumenti per essere la miglior versione di noi stessi. Saper dire GRAZIE alle situazioni che non avresti mai voluto nella vita ti mette in condizione di distinguere tra il problema (che vorresti evitare in ogni modo) e il suo DONO, che ti porta a scoprire qualcosa di straordinario. Se ho avuto l’energia e la passione per promuovere con l’associazione dei famigliari un progetto pilota per la salute mentale che sono voluti venire a conoscere anche le tv giapponesi, e che oggi sta facendo da base per le attività di uno dei migliori centri di salute mentale d’Italia, è solo perché sono riuscito a prendere il bene che c’era in tutta quella sofferenza. In ogni progetto c’è la spinta verso un mondo migliore, più felice, che nasce dal contatto e dalla conoscenza profonda con l’infelicità e la sofferenza. Credo che ognuno di noi possa passare la vita ad anestetizzarsi da ciò che non gli piace o lo spaventa oppure saper entrare pienamente in questo fiume e trarne le energie per migliorare tutto ciò che desidera migliorare intorno e dentro di sé.